È il momento di Sedurre. Noi ormai lo abbreviamo amichevolmente così Scrivere per Sedurre, il nostro corso di copywriting e tecniche di scrittura. E non è il massimo, perché vi lasciamo immaginare che cosa può pensare chi ci ascolta quando, magari per fissare un appuntamento con un nostro cliente, ci diamo una voce da un ufficio all’altro urlando “non di sabato, ricordiamoci di sedurre!”.

Il fatto che è diventato un pezzo dell’anima di ProgrEdit, il nostro corso di copywriting e tecniche di scrittura: è con noi da dodici anni ed è praticamente diventato il terzo socio dell’Agenzia. Lui non parla, seduce. Ma c’è, eccome se c’è, e accompagna da sempre l’evoluzione stessa del nostro percorso professionale. Perché un corso di copywriting, per sua stessa definizione, non può certo essere statico: si arricchisce e ti arricchisce anno dopo anno, evolve con lo sviluppo delle tecniche di comunicazione, abbandona moduli che inevitabilmente diventano obsoleti e ne aggiunge di nuovi.

Certo, le basi restano sempre le stesse, perché la comunicazione si fonda su tecniche e su metodologie essenziali, che valgono da sempre e che devono essere studiate e conosciute senza se e senza ma (vale per ogni ambito della conoscenza: non puoi comprendere Heidegger se non hai Platone nelle vene a furia di masticarlo e assimilarlo, non puoi reggere un’udienza se non hai studiato diritto romano, non puoi usare un telescopio elettronico se pensi che Galileo sia soltanto il gatto del tuo vicino di casa). Però queste sono, appunto, le basi del copywriting e della scrittura.

Poi c’è tutto il resto, c’è quello che ci costruisci sopra, ci sono media che cambiano alla velocità della luce, parole che si consumano, che muoiono, che lasciano semi da cui nascono parole nuove. Per questo Scrivere per Sedurre oggi è assai diverso dal corso di copywriting e tecniche di scrittura che fu 12 anni fa. E nel 2021 sarà diverso da quello di quest’anno. Diverso e per questo sempre giovane e sul pezzo. Proprio come ciascuno di noi. Nessuno di noi è più vecchio di dodici anni fa né lo sarà l’anno prossimo. Beh, magari non consideriamo per un attimo il colore della barba e dei capelli (ma quali?). Consideriamo piuttosto la voglia di osservare, partecipare, contribuire a costruire ogni giorno nuovi processi di comunicazione. Guai, nella nostra professione, se ci fermassimo. Guai, se Scrivere per Sedurre fosse ancora il corso di copywriting di 12 anni fa.

Pensate che, quando nacque, prese le mosse da un modulo che sviluppammo per anni per conto di un master di una scuola di management. All’epoca quel modulo si chiamava Scrivere per Persuadere e il nome ci fu “suggerito” dallo stesso promotore del master. Non ci badammo troppo. Se una prestigiosa scuola di management ti chiede di insegnare nel suo master e ti acquista un corso di copywriting accetti con piacere e, pur di accontentare il tuo nuovo cliente, quel corso lo chiami anche Paperino contro tutti. Ma quella parola strideva, accidenti se strideva. Persuadere. Bella, bellissima, sentite la sua musicalità. Dentro ci trovate la radice dell’aggettivo latino suavis. Musicale ma soprattutto pregna di significato, le cui sillabe incarnano perfettamente. Persuadere è accompagnare in qualche punto, nel punto che noi vogliamo. È aggiungere soavità e delicatezza all’argomentare che è poprio del convincere. E per questo è molto più che convincere. Ma non basta, stride.

Per persuadere può essere sufficiente avere buoni contenuti e saper scrivere bene (e sopratuttto la seconda cosa è già merce rara). Ma il copywriting è un’altra cosa, è molto di più. È seduzione. È – letteralmente ed etimologicamente – portare fuori strada, far sbandare in modo irreversibile, far perdere la testa. Con soavità e delicatezza o con forza e aggressività, non fa differenza: non è il metodo che conta, è l’obiettivo e, di conseguenza, il risultato. Convincere e persuadere sono due gradazioni diverse nella scala della raffinatezza della comunicazione. Sedurre no, sedurre è oltre, è su un’altra scala. Quella è la scala che deve imboccare un copywriter. Altrimenti sarà anche capace di scrivere bene, ma non scriverà mai parole che lasciano un segno. Saranno soltanto parole al vento e non saranno mai le parole di un copywriter. Ecco perché è sempre il momento di sedurre.

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